14 novembre 2007

Per l'inquinamento, con il relativo degrado, il mondo è arrivato al limite della sopportabilità, con il conseguente e pesante onere: per la sopravvivenza del pianeta stesso; per la salute di tutti gli esseri viventi; per l'economia e il benessere globale. Eppure esistono soluzioni per superare il drammatico problema dell'inquinamento.
Energia solare
Energia eolica
Idrogeno
sono solo alcune delle possibili fonti alternative di energia rinnovabile e non inquinante che potremmo utilizzare in questo nostro mondo ormai sull'orlo del collasso. Per ricordare a tutti l'importanza dell'ambiente per il futuro del nostro pianeta, voglio regalarvi le parole scritte da un grande poeta....


LA QUERCIA CADUTA

Dov'era l'ombra, or sè la quercia spande
morta, nè più coi turbini tenzona.
La gente dice: Or vedo: era pur grande!

Pendono qua e là dalla corona
i nidietti della primavera.
Dice la gente: Or vedo: era pur buona!

Ognuno loda, ognuno taglia: A sera
ognuno col suo grave fascio va.
Nell'aria, un pianto... d'una capinera

che cerca il nido che non troverà.

Giovanni Pascoli


Anche un albero è importante per il nostro mondo... racchiude un universo di vita.... Cerchiamo di avere rispetto per la natura e la nostra vita sarà migliore in ogni senso....








2 novembre 2007

Le poesie che amo di più

La mia sera


Il giorno fu pieno di lampi;
ma ora verranno le stelle,
le tacite stelle. Nei campi
c'è un breve gre gre di ranelle.
Le tremule foglie dei pioppi
trascorre una gioia leggiera.
Nel giorno, che lampi! che scoppi!
Che pace, la sera!
Si devono aprire le stelle
nel cielo sì tenero e vivo.
Là, presso le allegre ranelle,
singhiozza monotono un rivo.
Di tutto quel cupo tumulto,
di tutta quell'aspra bufera,
non resta che un dolce singulto
nell'umida sera.
E`, quella infinita tempesta,
finita in un rivo canoro.
Dei fulmini fragili restano
cirri di porpora e d'oro.
O stanco dolore, riposa!
La nube nel giorno più nera
fu quella che vedo più rosa
nell'ultima sera.
Che voli di rondini intorno!
che gridi nell'aria serena!
La fame del povero giorno
prolunga la garrula cena.
La parte, sì piccola, i nidi
nel giorno non l'ebbero intera.
Né io... e che voli, che gridi,
mia limpida sera!
Don... Don... E mi dicono, Dormi!
mi cantano, Dormi! sussurrano,
Dormi! bisbigliano, Dormi!
là, voci di tenebra azzurra...
Mi sembrano canti di culla,
che fanno ch'io torni com'era...
sentivo mia madre... poi nulla...
sul far della sera.